UNA SEDUTA TIPO
Comprendere le cause dei disagi che ci potrano a cercare un’aiuto nell’agopuntura è comprendere che ogni giorno dobbiamo rimanere in contatto con noi stessi.
Ogni seduta riallaccia, riconnette, recupera un pezzetto di noi.
Non è mai routine.
Le sedute seguenti alla prima visita durano circa un ora e si strutturano in tre fasi:
-la digitopressione, finalizzata sia alla terapia che alla focalizzazione e consapevolizzazione del paziente delle aree tese e dolenti, e alla loro eventuale associazione con abitudini o posture che si possono correggere, o alla loro associazione con la somatizzazione muscolare inconscia dei piccoli e grandi stress a cui la vita ci sottopone
–l’infissione degli aghi, indolore
-e, alla fine della seduta, l’individuazione di piccoli esercizi, di piccole variazioni della quotianità che la persona possa attuare a casa, con il minimo dispendio di energia e tempo e il massimo dell’acquisizione di consapevolezza
ad es.: ….tre minuti di piccoli movimenti che si possono fare la mattina, aspettando che sia pronto il caffè, o alla sera prima di coricarsi, focalizzando l’attenzione sul fatto che tre minuti da dedicarsi sembrano pochi, ma per alcuni sono una conquista
NB: non esiste un modo migliore di fare le cose, non esiste il movimento “giusto”, un cibo “giusto”, un modo “giusto” di respirare,… sfido la persona a domandarsi se e cosa la fa stare meglio, dandole modo di cambiare quelle che possono essere concausa di mal-essere.
Quante sedute ci vogliono?
Onestamente, non lo so.
Ad ogni seduta si risale di un gradino verso un miglior-essere e non si ritorna indietro, il corpo ricorda, riannoda, ricollega fili interrotti.
Ad ogni seduta si acquista consapevolezza di movimenti perduti, arrugginiti.
C’è chi sale le scale a due a due, c’è chi vuole fermrsi sul pianerottolo….
Non dipende dall’età o da variabili oggettive, forse dipende da quanto abbiamo bisogno di assimilare e fare nostro un passaggio fisico e mentale, dipende forse da quanto riusciamo o possiamo ritornare ad ascoltarci.