Diverse le finalità di questo procedere:

-prima di tutto è imprescindibile una diagnosi medica (l’agopuntura si inserisce di supporto alla terapia in atto, supportandola, e non è sostitutiva )

-poi con la digitopressione testo la sensibilità della persona e individuo i punti dolenti e con questi anche il contesto costituzionale e generale del corpo in cui il problema è inserito

-la pressione delle dita da modo alla persona di fermarsi ad ascoltare le proprie sensazioni, di prendere coscienza “sensibile” non solo della zona dolente, ma del rapporto che questa spesso ha con altre zone trascurate del corpo e lascia una memoria tattile, diversamente dall’ago che, pur agendo come stimolo preciso, spesso da sensazioni minime e impercettibili

Alla fine della prima seduta illustro quali sono le possibilità che la tecnica che applico sia efficace nel risolvere o attenuare il problema del paziente e la modalità di intervento che propongo

Ribadisco che non essendo tecnica miracolosa, si devono preventivare una serie di sedute, di solito proporzionali alla durata del problema da risolvere, ma che ognuna di queste apporta un miglioramento e che in qualsiasi momento si può interrompere il trattamento.