Dal secolo scorso lo stile di vita è accellerazione.
Accellerazione del progresso, con la motivazione di renderci la vita più comoda,
ma anche accellerazione nelle nostre vite, che non sono diventate così comode come pensavamo.
Ma la nostra biologia è rimasta uguale.
Noi …siamo come gli orchi… abbiamo il cervello fatto a cipolla (vedi “Shreck”).
Il nostro cervello si è evoluto intorno ad un nucleo centrale di regolazione della sopravvivenza, nucleo che abbiamo in comune con quasi tutto il regno animale.
Parola chiave: SOPRAVVIVENZA
Scappiamo dal pericolo o lo combattiamo e cerchiamo il piacere, il nutrimento, e anche la sopravvivenza della specie. E’ la base della vita, imprescindibile per tutti.
La declinazione che ne fa la razza umana di questa legge ferrea è veramente un caso a parte.
Si potrebbe stilare un elenco in ordine di importanza di ciò che consideriamo pericoloso e ciò che pensiamo ci sia necessario per sopravvivere. E poi abbiamo questa categoria che pensiamo essere superflua, le attività ludico-ricreative al margine dei nostri lavori ufficiali.
E’ molto interessante analizzare questi elenchi, guardarli in prospettiva rispetto al contesto, ma sopratutto rispetto alle neuroscienze e al corpo umano che è obbligato a rispondere in maniera automatica e imperativa alla minaccia, bypassando la coscienza.
Su questo principio base si fondano tutta la nostra vita e tutti i i nostri malanni:
sopravvivenza.
Cominceremo con la carota: il principio del piacere.
Cominceremo col gusto, con una spolverata di pepe.