CHI SONO
Nessuna cultura, sistema medico, nessun medico o terapeuta di sorta
può arrogarsi il merito di guarire un’altra persona.
Ognuno di noi mette a disposizione quello che sa.
Ognuno di noi possiede un pezzetto di verità,
e solo insieme abbiamo qualche possibiltà di capire, di aiutare.
Insieme, complementari. Con umiltà, ascolto e condivisione.
Arroganza, pigrizia, mancanza di passione
i nemici contro cui combattiamo ogni giorno…
questo è un sito personale frutto della mia storia professionale e personale
perché la medicina è fatta di soggetti, interazioni e crescita
e dunque in continuo divenire
Questo sito vuole parlare del mio modo personale di vivere la mia esperienza di medico, di medico agopuntore.
Vorrei condividere quello che faccio e cercare di spiegarne alcuni aspetti.
Vorrei anche condividere la mia crescita, le mie domande, le mie riflessioni.
Non ho titoli accademici, ne autorevolezza.
Ho qualche anno di esperienza
(ho cominciato a studiare medicina nel lontano 1982)
e ancora tanta passione per quello che faccio.
Sento la necessità costante di capire, approfondire, interrogarmi
per me stessa e per i miei pazienti.
Come tanti colleghi, ognuno esplora un aspetto della nostro meraviglioso essere umani.
Nessuno si arroghi il diritto di verità assolute, non esistono
C’è un filo conduttore che parte da lontano, che attraverso l’ascolto di me stessa, dei miei pazienti e la mia tenacia (chiamiamola così…) mi ha portato ad ascoltare e cercare di integrare senza pregiudizi saperi ed esperienze diverse.
La base, sempre e sempre, la fisiologia e la fisiopatologia come chiave di lettura imprescindibile.
Costante il pericolo di adagiarsi su routine e certezze, di credere che ci sia un unico modo di affrontare salute e malattia.
Ma due i motivi che mi muovono:
aiutare i pazienti che non trovano soluzioni ai loro problemi
(confesso, è una sfida, e a me piacciono le sfide)
e capire meglio me stessa, come loro, con loro.
Allora ero al liceo, idealista come non ho mai smesso di essere.
La prima volta che ho votato, è stato aper i Grunen, i Verdi.
L’idea, allora come adesso, rimane quella di condivisione nel rispetto delle proprie identità culturali,
e quella di sostenibilità sociale ed ambientale, perchè casa è anche vicinato, è anche l’aria che respiriamo, il suolo che calpestiamo.